perche' sono una creatura dell'essere e questo profondo calore
scivola nella mia natura racchiudendomi in dimensioni che non stavo cercando.
Cosi' erro, perso nel tramonto, passando le giornate a crescere
e a conoscere la mia realta' :
tranquilla, gioiosamente noiosa, padrona di sensazioni stupende e vittima di ritmi cadenti.
C'e' comunque una cosa per cui vale restare:
sognare, poiche' meraviglioso cio' che si riesce a desiderare.
Eppure, la gabbia che mi culla in questo momento,
lascia le finzioni di cui mi cibo nel grembo.
NASCITA
MORTE
Sfioro il respiro d'una musika persa,
che ascolta il grido dell'unica notte
immersa
nel cielo dei miei stanchi silenzi,
pensieri sconvolti nella vita d'un buio tranquillo,
rassegnato fuggiasco del giorno.
Perche' sono l'oscurita'
e volero' tra mille terrori
scontrandomi alla fiamma assassina
che per anni
ha insidiato le mie tenebre,
ma io sono il buio
e qui nessun chiarore
potra' illuminare la mia quiete dell'essere
perche' questa
è la mia unica realta'.
Non ci sono immagini.
e ci sono io,
e io sono solo,
non piu' fiamme dalle quali scappare
ne' ombre da soccorrere
dal tocco d'una torcia sicaria,
non piu' niente
e niente piu' sensazioni,
solo un lento passaggio di tempo.
E io sono solo
e forse non riesco più a muovere le mie mani
perche' non c'e' posto
dove non sia io.
Sembra quasi,
di essere perso dentro me, o
forse non sembra neppure di essere.
sto solo per dormire
di una notte infinita.
Ma come potro' vivere
se gia' ora non mi par d'essere ?
Era quel dolce equilibrio
che ho distrutto in questa stanza
il padre della mia vita ?
E' il dolore che accarezza le nostre anime
la dimensione di danza tribale,
il movimento, il pianto,
la morte ?
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